28 aprile 2011

"Faccio un salto all'Avana". Il regista Baldi: “Al bando chiches da cinepanettone”

Da sinistra: Aurora Cossio, Francesco Pannofino e Enrico Brignano 

(http://www.medusa.it/film/53/faccio-un-salto-allavana.shtml)
                                                       


“Macchina  a spalla, senza cliches da cinepanettone”. In poche parole il regista Dario Baldi presenta il film in uscita nelle sale dal 22 aprile scorso “Faccio un salto all’Avana”.
Dopo la prima milanese, il figlio d’arte Baldi senza troppi fanatismi ed aspettative descrive la sua nuova commedia girata a Cuba. Senza donne nude ammiccanti, al di là della visione da cartolina turistica, con un cast per lo più femminile, il mattatore incontrastato della scena è Enrico Brignano assente alla presentazione perché impegnato nel tour che lo sta vedendo sulla scena, dopo il successo dello scorso anno, con “Sono romano ma non è colpa mia”.
Con simpatia intelligente, guest star della conferenza è il degno compagno del celebre attore romano sul set, Francesco Pannofino che interpreta Vittorio, fratello di Fedele. E proprio in questa occasione, si fa promotore delle uscite primaverili di commedie che non vogliono essere associate al mercato di cinepanettone e cinecocomero.
Sulla medesima traccia il regista Baldi:”Spero sia una nuova abitudine del pubblico andare al cinema in primavera per vedere storie che non riempiano solo le domeniche natalizie”. Bandito il nudo e le volgarità, il nuovo target sembra già etichettato.
Improvvisazione e libertà di creare: sono le chiavi dell’altra traccia, più volte ribadita, anche dalle altre protagoniste presenti alla conferenza stampa, ossia Aurora Cossio, Grazia Schiavo e Isabelle Adriani.
È proprio la Cossio ad intavolare un elogio al regista ed alla sua scelta di prediligere la spontaneità. Con questa impostazione, ispirandosi ad una sua amica cubana l’attrice di origine colombiana, ha interpretato Alma.
Ad aprire uno spaccato sull’umanità degli attori cubani è la Schiavo, che sul set è la svampita Barbara, eterna innamorata di Vittorio. L’attrice nel vestire i panni del personaggio, si è detta divertita e consapevole di avere accentuato una parte di sé, alquanto distratta e maldestra.
Per la dark lady, avvocato e investigatore privato interpretata dalla Adriani, l’ispirazione è giunta da un celebre cartone animato, a suo dire. Le tutine agguerrite di “Occhi di gatto” sono state la fonte a cui ha attinto l’attrice per la lavorazione. Ma l’incubo più volte ribadito dalla stessa “dopo la prova costume fatta a Roma”, è stata proprio l’essere inguainata in una tutina da catwoman ai 45 gradi all’ombra di Cuba.
Nota di merito degli addetti ai lavori, tra cui il regista Baldi è giunta esplicitamente per i tecnici originari di Cuba, presso cui sin dagli anni Settanta esiste la Scuola internazionale di cinema. “Sembrava di essere a Cinecittà” ha poi aggiunto Pannofino.
Luisa Bellissimo

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