21 marzo 2012

"A Simple life" - Il mosaico di emozioni di Ann Hui


Se la gratitudine si misurasse in ragione di gesti e sguardi, avrebbe il volto di Deanie Ip. L’attrice protagonista di A Simple Life, vincitrice della Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, regala al pubblico un mosaico di emozioni.
Raggiungerà le sale di tutta la penisola l’8 marzo. Non è un caso che le protagoniste indiscusse siano Deanie Ip e Ann Hui, la prima regista donna che ottiene l’Oscar Asiatico. Un premio alla Carriera che le verrà consegnato durante una serata di Gala agli Asian Film Awards a Hong Kong.
 A Simple Life racconta in modo tutt’altro che didascalico, la storia vera di Tao, l’amah ossia la domestica che per sessant’anni ha servito la famiglia del giovane padroncino Roger Lee, interpretato da Andy Lau. È qui che si snoda la semplicità di un legame che si nutre di ricordi d’infanzia. Si costruisce così la storia di una ragazzina che affidata alla famiglia Lee, lavora accudendo tutti i componenti di tre generazioni.


 
 
Amorevole e complice, Tao costruisce un rapporto che non sa di sottomissione. Si prende cura di lui come se fosse un figlio. Roger è produttore cinematografico che incastra la sua vita da jet set con un evento improvviso: la malattia di Tao.
Ann Hui realizza un puzzle di umori umani che sanno di vita reale. Le solitudini di uomini e donne anziani, dimenticati dalle loro famiglie. Il business delle case di cura per alcuni è nei fatti, la famiglia di Tao. Il suo quotidiano però non dimentica gli anni trascorsi al servizio dei Lee.
Ispirato alla vera storia del produttore Lee, il lungometraggio diretto dalla Hui è l’omaggio all’autenticità dei rapporti. Al di là di legami di sangue, Tao e Roger diventano l’uno per l’altro gli anelli di una catena indissolubile. Senza obblighi o semplici doveri, il film ricorda il senso dei legami e della importanza.
 
 
Con un approccio di regia votato per scelta personale al realismo, la regista non smentisce questa sua caratteristica. Dopo The Way We Are la cui sceneggiatura nasceva da un copione di una studentessa di giornalismo, anche il film in uscita  sceglie di inquadrare la terza età in fotogrammi che superano il cliché della solitudine. C’è dignità estrema nella volontà di Tao di lasciare la casa vissuta per decenni, per dedicare l’ultima fase della sua vita ad una nuova famiglia. Quella composta da un vivace ed ironico gruppo di anziani con le loro contraddizioni e debolezze.
Distribuito da Tucker film, A Simple life fa di una storia vera la traccia realistica ed intima del bisogno umano di stringere relazioni umane. La sincerità autentica di vite molto diverse, apparentemente divise ma concretamente complici.

Luisa Bellissimo


Nessun commento:

Posta un commento