5 maggio 2012

Il fascino irriverente di Jean Dujardin


Unendo la sua trasversalità professionale e l’insostituibile irriverenza del comico, Jean  Dujardin ha costruito la sua formula vincente. Così ha convinto la giuria degli Oscar con “The Artist” e così continua a realizzare progetti originali come “Gli infedeli”.
In uscita nelle sale dal 4 maggio il film diviso in episodi, segna un nuovo traguardo nella carriera dell’attore che diventa regista insieme all’attore ed amico Gilles Lellouche. L’ironia e l’irriverente fare sornione di Dujardin fanno da padroni anche in quest’avventura cinematografica, che vede sulla scena anche la moglie Alexandra Lamy.
“L’idea del tema mi è venuta dopo aver sentito la storia di un tizio che per tradire la moglie andava al cinema, comprava un biglietto e staccava il telefono prima di andare a spassarsela. Quando tornava a casa alla moglie che chiedeva perché non fosse raggiungibile sul cellulare, esibiva il biglietto del cinema come prova… Ho trovato questo espediente molto interessante. Il terreno dell’infedeltà offriva un terreno di gioco appassionante” spiega l’attore francese.

AFP/Getty Images

 “Probabilmente questo film resterà uno dei grandi momenti della mia carriera, gioioso, libero, diverso, condiviso con amici che hanno talento – confessa Dujardin – Ho molta voglia di ricominciare a recitare. Ho fatto commedie e film più seri e mi diverte alternare e mescolare i generi”.
E infatti l’attore che il 19 giugno compirà quarant’anni, all’inizio della sua carriera ha ottenuto tre vittorie consecutive nel 1996 nella categoria comici al talent show francese Graines de star. E nello stesso anno sempre al teatro Carré blanc si è esibito in “One man show” per dedicarsi poi al cortometraggio “A l’abri des regards indiscrets” nel 2001.
Dal 1999 al 2003 ha poi partecipato a “Un gars une fille”, versione francese della mini-serie Love Bugs, prima di approdare alla carriera cinematografica nel 2002 con “Ah! Se fossi ricco” per la regia di Hunz e Bitton. Nel 2006 ha interpretato il personaggio di Hubert Bonisseur de La Bath, parodia degli agenti segreti stile James Bond in OSS 117 : Le Caire, nid d'espions, ruolo grazie al quale ha ottenuto una nomination al César Award come "Miglior attore".
Nel 2009 ha ripreso il suo ruolo di Hubert Bonisseur de La Bath per il sequel di OSS 117 : Rio ne répond plus. Nello stesso anno ha interpretato il famoso pistolero dei fumetti Lucky Luke, firmando anche la sceneggiatura dell’omonimo film. Ai ruoli comici nel 2007 ha alternato anche ruoli drammatici, come in Contre Enquete e 99 Francs.
Attore di teatro e cinema, nonché sceneggiatore per lo sketch de “Gli infedeli” dal titolo Las Vegas firma la regia con Lellouche condividendone la scena: “La regia per me non è una novità – afferma Dujardin – ma non ho un desiderio particolare di dedicarmene. Mi piace che vari gradi di umorismo e di genere funzionino bene insieme. Questo esercizio mi permette di proporre qualcosa di diverso, di non fossilizzarmi nel ruolo di “The Artist”.
La intenzioni di Dujardin sono dunque chiare: “Non voglio essere identificato con un unico personaggio e con un’immagine precisa, voglio sorprendere sempre, a rischio di bruciarmi le ali”.

Luisa Bellissimo

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