Unendo la sua trasversalità
professionale e l’insostituibile irriverenza del comico, Jean Dujardin ha costruito la sua formula
vincente. Così ha convinto la giuria degli Oscar con “The Artist” e così
continua a realizzare progetti originali come “Gli infedeli”.
In uscita nelle sale dal 4 maggio
il film diviso in episodi, segna un nuovo traguardo nella carriera dell’attore
che diventa regista insieme all’attore ed amico Gilles Lellouche. L’ironia e
l’irriverente fare sornione di Dujardin fanno da padroni anche in
quest’avventura cinematografica, che vede sulla scena anche la moglie Alexandra
Lamy.
“L’idea del tema mi è venuta dopo
aver sentito la storia di un tizio che per tradire la moglie andava al cinema,
comprava un biglietto e staccava il telefono prima di andare a spassarsela.
Quando tornava a casa alla moglie che chiedeva perché non fosse raggiungibile
sul cellulare, esibiva il biglietto del cinema come prova… Ho trovato questo
espediente molto interessante. Il terreno dell’infedeltà offriva un terreno di
gioco appassionante” spiega l’attore francese.
AFP/Getty Images |
“Probabilmente questo film
resterà uno dei grandi momenti della mia carriera, gioioso, libero, diverso,
condiviso con amici che hanno talento – confessa Dujardin – Ho molta voglia di
ricominciare a recitare. Ho fatto commedie e film più seri e mi diverte
alternare e mescolare i generi”.
E infatti l’attore che il 19
giugno compirà quarant’anni, all’inizio della sua carriera ha ottenuto tre
vittorie consecutive nel 1996 nella categoria comici al talent show francese Graines
de star. E nello stesso anno sempre al teatro Carré blanc si è
esibito in “One man show” per dedicarsi poi al cortometraggio “A l’abri des
regards indiscrets” nel 2001.
Dal 1999 al 2003 ha poi partecipato
a “Un gars une fille”, versione francese della mini-serie Love Bugs, prima di approdare alla carriera cinematografica nel
2002 con “Ah! Se fossi ricco” per la regia di Hunz e Bitton. Nel 2006 ha
interpretato il personaggio di Hubert Bonisseur de La Bath, parodia degli
agenti segreti stile James Bond in OSS 117 : Le Caire, nid d'espions,
ruolo grazie al quale ha ottenuto una nomination al César Award come "Miglior attore".
Nel 2009 ha ripreso il suo ruolo
di Hubert Bonisseur de La Bath per il sequel di OSS 117 : Rio ne répond
plus. Nello stesso anno ha interpretato il famoso pistolero dei fumetti
Lucky Luke, firmando anche la sceneggiatura dell’omonimo film. Ai ruoli comici nel
2007 ha alternato anche ruoli drammatici, come in Contre Enquete e 99 Francs.
Attore di teatro e cinema, nonché
sceneggiatore per lo sketch de “Gli infedeli” dal titolo Las Vegas firma la regia con Lellouche condividendone la scena: “La
regia per me non è una novità – afferma Dujardin – ma non ho un desiderio
particolare di dedicarmene. Mi piace che vari gradi di umorismo e di genere
funzionino bene insieme. Questo esercizio mi permette di proporre qualcosa di
diverso, di non fossilizzarmi nel ruolo di “The Artist”.
La intenzioni di Dujardin sono
dunque chiare: “Non voglio essere identificato con un unico personaggio e con
un’immagine precisa, voglio sorprendere sempre, a rischio di bruciarmi le ali”.
Luisa Bellissimo
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